POETI, TORRI DI DIO

 

 

 

 

Tradurre degli uccelli

il divinissimo canto

in umane parole;

accarezzare del mare infuriato

le tremanti onde spumeggianti

con la mano soave, leggera di un bimbo;

sorvolare gli astri infiniti

con l'intrepido pensiero

che trasale gli umani confini;

fare nevicare viola,

vedere nel buio,

essere cechi nel chiarore,

avere occhi per il non vedente,

parlare con i dei…

scrivere musica celeste

e copiare gorgheggi

senza alcun pentagramma;

fare magnifici e policromi dipinti

senza tela né pennelli,

senza olei né acquarelli;

far suonare le campane

senza batocchio

di una chiesetta nel lago sommersa:

Non serve a nulla !

Non serve a nulla !

 

 

* * *

 

Non serve a nulla

sognare i chiarissimi occhi

di una fanciulla

ceca ?

Non serve a nulla rallegrare

il suo tristissimo volto

con figure intellettuali,

con figure musicali,

con fantastiche figure da incidere nel cuore ?

Non serve a nulla

stare accanto ad una madre

ed un bambino nella culla

morto ?

A nulla serve consolare

la mamma dai dolori

del parto e della vita… morta ?

 

 

Non serve a nulla,

non serve a nulla ?!

POETI

TORRI DI DIO,

sostenitori del firmamento !

Poeti,

Sommi Sacerdoti, non rinnegate

le vostre funzioni divine !

Poeti, rimanete poeti !

Poeti, siate sempre poeti !

Siate sempre solo poeti. Lasciate

il filosofo, il teologo,

lo scienziato,

il ragioniere

a fare il loro mestiere !

Poeti

atleti

del pensiero arguto !

Non andate all'arrembaggio

di straniere discipline !

Poeti,

torri di Iddio, non crollate !

Oggi come ieri

siete i condottieri

delle mistiche legioni del verso !

Poeti,

fari,

visionari

dei miracoli più splendidi.

Poeti,

architetti

dell'universo.

Poeti,

ideatori

comunitari,

associati alla scintilla;

modellatori

artigianali dell'argilla;

costruttori

spirituali organizzati della sana società

Poeti,

redentori

della schiava umanità.

POETI

ETERNAMENTE POETI,

TORRI DI DIO.

 

 

roberto zaniolo